mercoledì 21 dicembre 2016

Cesare Lombroso. Lombroso fu medico antropologo, criminologo e psichiatra italiano, ma soprattutto il fondatore dell’ antropologia criminale. Considerato da molti un genio e da molti, al contrario, un “ciarlatano”. Lombroso mostrava interesse anche oltre la scienza: per i fenomeni medianici e la frequentazione di sedute spiritiche nella Torino post unitaria agitata da conflitti e grandi mutamenti storici e culturali.

LE TEORIE DI CESARE LOMBROSO.
Marco Ezechia (Cesare) Lombroso fu medico antropologo, criminologo e psichiatra italiano, ma soprattutto il fondatore dell’ antropologia criminale. Considerato da molti un genio e da molti, al contrario, un “ciarlatano”. Lombroso mostrava interesse anche oltre la scienza: per i fenomeni medianici e la frequentazione di sedute spiritiche nella Torino post unitaria agitata da conflitti e grandi mutamenti storici e culturali.

Era nato a Verona da famiglia ebrea nel 1835 e negli anni cambierà nome in “Cesare”. Dopo studi umanistici nel 1859 diventò chirurgo dell'esercito.
Mostrò particolare interesse per le malattie mentali e studiò la pellagra e il cretinismo. Fu nominato direttore a Pesaro del locale manicomio e ordinario di medicina legale a Torino, insegnò in diverse università psichiatria e medicina legale. Solo a fine carriera, nel 1906, riuscì a diventare docente del primo corso di antropologia criminale, sempre a Torino.

Sostenne per tutta la sua carriera l'origine biologica del comportamento criminale con teorie basate sulla frenologia e sulla fisiognomica, dottrine dell'Ottocento secondo le quali vi sarebbe una correlazione tra caratteristiche psichiche, tratti del volto e forma del cranio. Grandi mandibole, canini forti, incisivi mediani molto sviluppati, zigomi sporgenti, arcate sopraccigliari prominenti, naso schiacciato e prognatismo erano sintomo, a suo dire, di una qualche devianza. In pratcia il delinquente portava in faccia i segni della sua. Oggi le sue teorie sono definitivamente considerate non corrette.

Tuttavia gli viene riconosciuto il merito di aver aperto la strada a una nuova disciplina scientifica: l'antropologia criminale. Contribuì anche allo studio di diverse patologie mentali. Un museo di antropologia criminale intitolato a Cesare Lombroso è stato aperto a Torino nel 2009, a cent’anni dalla sua morte ed al centro di polemiche circa l'opportunità di esibire dei resti umani.

In immagine: Particolari del Museo Lombroso a Torino.

Antonio A. – Fonte: La Stampa / Corriere della Sera

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